2000-2001

L’estata del 2000 non è sempre un ricordo piacevole: dopo la vittoria dello scudetto da parte dei ‘cugini’, l’Italia perde anche la finale degli Europei. Tuttavia, con la campagna acquisti estiva, il Presidente Sensi riesce a portare nella Capitale il centravanti argentino in forza alla Fiorentina, Gabriel Batistuta, il giovane Emerson dal Bayer Leverkusen, arrivato con un brutto infortunio al ginocchio e due giovani difensori Zebina dal Cagliari e Walter Adrian Samuel dal Boca Junior. La stagione inizia subito con una contestazione da parte dei tifosi per via dell’eliminazione subita in Coppa Italia contro l’Atalanta. In Campionato, invece, la Roma è un rullo compressore: 3 vittorie consecutive che spingono subito i giallorosso in vetta alla classifica. Alla 4ª giornata arriva però il primo scivolone, 2-0 subito a Milano, sponda nerazzurra. Dopodiché, 4 successi in fila, l’ultimo dei quali contro la Fiorentina: autore del gol decisivo, neanche a dirlo, il Re Leone, che non aver segnato con un tiro tremendo da fuori area, non esulta e scoppia in lacrime. A Perugia, campo spesso ostico per i Capitolini, arriva un pareggio a reti bianche. Nella gara successiva la Roma supera di misura l’Udinese con un gol del Capitano che resterà negli annali. Prima della sosta, la Roma affronta il derby con la Lazio, il 17 dicembre, vincendo per 1-0 grazie all’autorete di Paolo Negro e, il 22 dicembre, nella sfida con la Juve, la partita si conclude con uno 0-0; lasciando i bianconeri a -6. Dopo altre 3 vittorie, un pareggio in casa con il Bari e la sconfitta a Milano contro i rossoneri, la Roma si laurea Campione d’Inverno. Dopo una cocente sconfitta in Coppa Uefa contro il Liverpool; la Roma continua a macinare vittorie e accumulare punti: 5 vittorie consecutive, fino allo 0-0 al Granillo contro la Reggina. La Roma arriva alla stracittadina con i sogni del titolo ma, nonostante un vantaggio di 2 reti, viene recuperata da un gol di Castroman allo scadere. Il 6 maggio la Roma va a Torino, a giocarsi una fetta di scudetto contro la Juve; i bianconeri partono fortissimo: dopo 6 minuti sono avanti 2-0. Nella ripresa, Fabio Capello butta dentro Nakata e Montella, al posto di Totti e Delvecchio: saranno proprio loro a firmare il pareggio giallorosso. Nelle ultime 5 di Campionato la Roma ha sofferto nella sfida contro il Milan, in casa, pareggiando alla fine con uno splendido pallonetto di Montella e a Napoli, dove i partenopei – che retrocederanno a fine stagione – riescono a strappare un pareggio. Il 17 giugno 2001, la Roma, davanti al suo pubblico e contro un Parma già qualificato per i preliminari di Champions League, vince 3-1 con i gol dei protagonisti della stagione: Totti, Batistuta e Montella e metterà in bacheca il terzo scudetto della sua storia, scucendolo dal petto proprio ai ‘cugini’.

2001-2002

 

Nella Roma Campione d’Italia arrivano Pelizzoli tra i pali, Panucci e Cufrè in difesa, Lima e centrocampo e il giovane Antonio Cassano da Bari. I giallorossi riescono immediatamente a portare a casa il primo trofeo, stendendo la Fiorentina nella Supercoppa Italiana per 3-0. In Campionato, invece, dopo un in inizio in salita, la Roma riesce a finire la stagione al 2° posto, arrivando alle spalle della Juve nel famoso 5 maggio 2002, in cui l’Inter viene scavalcata perdendo 4-2 con la Lazio gemellata, nell’ultima all’Olimpico.Nell’annata sarà da ricordare il 5-1 inflitto alla Lazio con il poker di Montella e il cucchiaio di Totti da fuori area. In Champions invece, dopo l’avvio indimenticabile nel terribile 11 settembre, la Roma riesce ad arrivare al secondo girone di coppa; competizione nella quale fa il suo esordio assoluto con la maglia della Roma Daniele De Rossi.